Le case popolari, sempre a metà tra una delle più grandi conquiste della società civile e luoghi del degrado sociale ed estetico, sono spesso etichettate come vergogna. Nella loro riuscita o nei fallimenti vanno lette le associazioni complesse tra il potere dell’architettura nella definizione della qualità sociale dell’abitare, le volontà e le incapacità politiche, il corso della storia ed i cambiamenti del vivere quotidiano. Osservare bene il percorso di un complesso di case popolari ha l’utilità di imparare a vedere una parte della verità del mondo, a volte conquista di civiltà, altre vergognoso fallimento. Tuttavia oggi, alla luce delle difficoltà economiche e sociali contemporanee il loro senso diventa più forte e risulta necessario riconsiderare questa parte dello Stato sociale che in tutta Europa ha svolto un ruolo formativo delle città. In questa sezione del progetto si chiarisce un metodo per la lettura delle case popolari che si articola in tre fasi: ricerche, dialoghi e azioni. Il metodo nasce in stretta relazione alle istituzioni delle case popolari quali Federcasa, l’ATER di Venezia e l’ATER di Matera e propone l’esperienza che nasce dal confronto tra Venezia e Matera ad altri luoghi per migliorarne la qualità di vita dei sui abitanti. Al centro della discussione lo spazio pubblico ed il suo potenziamento.