Architecture of Shame lavora con un metodo composta da tre fasi: ricerche, dialoghi ed azioni. Applica questo metodo a singoli temi e soggetti di studio che declina in collaborazione con esperti ed istituzioni nazionali ed internazionali. Le ricerche vengono condotte attraverso archivi formali ed informali in Europa. I dialoghi coinvolgono persone molto diverse come studiosi, politici, istituzioni, operatori culturali e cittadini sui temi trattati. Le azioni sono interventi d'arte e architettura nello spazio pubblico che hanno l’obiettivo di divulgare i risultati delle ricerche e dei dialoghi e avviare il processo di ribaltamento. Ogni tema o capitolo trattato amplia l’idea di vergogna in relazione all’architettura e costruisce un senso di “intimità culturale” (Hertzfeld) tra le persone coinvolte.